domenica 10 ottobre 2010

Torneo antirazzista

Con la seguente si comunica che la VI edizione del torneo di calcio a 5 Asi es mi futbòl è stata rimandata al prossimo anno con data da definire.
Mi dispiace scrivere questo ma ciò è necessario per una riorganizzazione del collettivo e del suo progetto, quello di diffondere l'antirazzismo sul territorio.

A questo si farà un appello in cui si chiederà a tutti i componenti,sostenitori,amici e simpatizzanti se tale progetto debba continuare oppure marcare la fine di una realtà antirazzista nella nostra città.

mario garrido

sabato 25 settembre 2010

SANTOSPIRITONOCIE


Iniziativa promossa dal movimento regionale No Cie al quale il Comitato Immigrati Uniti in lucca ha dato il suo contributo.


mercoledì 15 settembre 2010

ASSEMBLEA PUBBLICA



Il Comitato Immigrati Uniti di lucca invita tutti venerdi 17 a partecipare all'assemblea pubblica che promuove sull'importante tema dei centri di detenzione ed espulsione (C.I.E.).


martedì 7 settembre 2010

PIAZZA ANTIRAZZISTA/ANTIFASCISTA


Una importante giornata alla quale partecipare non solo per i militanti ma per tutti in modo da condividere esperienze e crearne di nuove.

ciao a tutti.

martedì 24 agosto 2010

Riunione

Salve a tutti,domani mercoledi 25 si terrà una riunione organizzativa per la VI edizione del torneo antirazzista Asi es mi futbol. ore 21.15 presso la sede cobas di s.concordio in via della formica.

Siete vivamente invitati a partecipare.

ciao

mercoledì 7 luglio 2010

FESTA LATINOAMERICANA!


Siete tutti invitati alla festa di sabato 17/07,una festa su ritmi "Sudamericani" con tanto divertimento buona musica e buon cibo.

Il luogo è il centro culturale del compitese uno spazio verde con tanta ombra per passare un bel sabato.......

Vi aspettiamo numerosi e ricordatevi di prenotare!


giovedì 1 luglio 2010

FESTA SENEGALESE

Allora ritorna la prossima settimana la festa degli amici senegalesi,questa volta in uno spazio all'aperto sempre con tanta simpatia,allegria e calore da parte di questa comunità.

Si festeggiano i 20 anni di associazione.
Divertimento assicurato non mancate.





sabato 12 giugno 2010

Mondiali Rebeldi


Ci siamo! sono iniziati stasera i Mondiali Rebeldi,il calcio come non lo avete mai visto.

I nostri amici di Pisa danno vita ad una bella iniziativa,si tratta di un torneo di calcio a 5 che è alla sua V edizione. in concomitanza al torneo ci saranno anche delle iniziative culturali,un pò insomma come il nostro "Asi es mi futbòl".

Ci dispiace non poter partecipare al torneo quest'anno per motivi di accavallamento di un'altro torneo e della manifestazione di domani e domenica Oltrepasare. sarà per il prossimo.

In tanto un saluto agli amici Rebeldi e buon divertimento!

venerdì 4 giugno 2010

OLTREPASSARE 2010



Come detto precedentemente Asi es mi futbòl sarà presente alla manifestazione promossa dal comune di Capannori "Oltrepassare" di quest'anno il 12/06 e il 13/06 presso la zona della piscina comunale. saremo presenti con un mostra fotografica a cura di Riccardo Pensa,alcuni suoi scatti durante le precedenti edizione del nostro torneo Antirazzista dal 2005 al 2009.

Poi avremo anche uno spazio o meglio un banchetto con alcuni nostri gadgets in vendita per voi a prezzi popolari e anche un pò di materiale informativo su di noi e le nostre attività.

Veniteci a trovare!


UN Pò DI PAUSA

Eccomi che ritento ha scrivere qualcosa per mantenere in vita questo blog.
Da questo mese ci sono in previsione alcune attività delle quali vi terremo informati.

a presto.

giovedì 20 maggio 2010

Solidarietà

Non possiamo certo stare a guardare l'ennesimo episodio di matrice fascista che si è consumato ancora nella nostra cara città di Lucca.
Come Collettivo Asi es mi futbòl esprimiamo la massima solidarietà nei confronti di Sasha Lazzareschi il giovane rimasto vittima sabato sera di un'altra scorribanda di quei personaggi a noi noti che agiscono in libertà causando solo danni.
Questa gente va spazzata via dalla nostra società, è compito delle istituzioni locali agire duramente nei loro confronti. ORA BASTA!

Sabato 22 ore 16 in piazza S.michele a Lucca ci sarà un presidio per manifestare contro queste violenze e per gridare ORA BASTA!!!

mercoledì 12 maggio 2010

Riprendiamo le attività

Dopo una pausa e per le varie ricorrenze(25/04-01/05),cercherò/emo di mantenere viva questa pagina su di noi. in vista ci sono alcune attività da fare nei prossimi mesi:

_Sicura è la partecipazione alla manifestazione Oltrepassare nel periodo 12/06 e 13/06 organizzata dal comune di Capannori che avrà come tema principale il Razzismo nel calcio.

_Poi c'è la partecipazione al torneo di calcio a 5 Mondi nel pallone nei 2 week end successivi cioè il 19/20 e 26/27 sempre di giugno.

_E poi andiamo anche quest'anno ai mitici Mondiali Antirazzisti di Casalecchio dal 07 al 11/07 a passare qualche giorno di grande divertimento.

Ora tocca a voi ragazzi,fatevi sentire che ci divertiamo!!!

Iscrizione Mondiali Antirazzisti 2010


Hi mario garrido paez,
We accepted your subscription and have posted your team titled "Asi es mi futbòl" on the Mondiali Antirazzisti Web site. If you have any questions regarding this, please contact our site administrator at teams@mondialiantirazzisti.org.
Please check the website for the NEWS for the Mondiali 2009.
During the next weeks we will send you further information. Make sure that ALL your teammates recieve these mails.
Without your active partecipation and cooperation in variuos changings in the festival the Mondiali Antirazzisti will not work!
The Antiracist World Cup is not a commercial festival but a free space that has been built up and defended over many years.
Thank you, saluti antirazzisti!


Ciao mario garrido paez,
Abbiamo inserito la tua squadra "Asi es mi futbòl" nell'elenco delle squadre iscritte sul sito web Mondiali Antirazzisti. Per qualsiasi domanda rispetto l'iscrizione contatta per favore l'amministratore a
teams@mondialiantirazzisti.org.
Informatevi per favore sul sito dei Mondiali sulle novita durante il festival.
Nelle prossime settimane vi invieremo ulteriori informazioni direttamente via mail. Impegnatevi a girare queste mail a TUTTI i membri della vostra squadra.
Senza la vostra partecipazione attiva e la collaborazione nei cambiamenti della festa i Mondiali non funzioneranno!
I Mondiali non sono un festival commerciale, ma uno spazio libero costruito e difeso durante tanti anni che potra continuare ad esistere solo con il impegno dei partecipanti.
Grazie mille, saluti antirazzisti!


Hallo mario garrido paez,
Wir haben dein Team "Asi es mi futbòl" in die Liste der angemeldeten Teams auf der Website Mondiali Antirazzisti eingetragen. Wenn du diesbezüglich Fragen hast, wende dich bitte an den Administrator unter teams@mondialiantirazzisti.org.
Bitte informiert Euch auf der Website über die Neuigkeiten bei der Mondiali 2009.
In den kommenden Wochen werden wir Euch ausserdem Informationen direkt zuschicken. Sorgt dafür, dass ALLE eure Teammitglieder diese mails erhalten.
Ohne Eure bewusste Teilnahme und Mitwirkung an Veränderungen beim Festival können die Mondiali nicht funktionieren!
Die Antira WM ist kein kommerzielles Festival, sondern ein über viele Jahre aufgebauter und verteidigter Freiraum, der nur durch und mit den TeilnehmerInnen leben kann.
Vielen Dank, saluti antirazzisti!
Rispondi
Inoltra

mercoledì 28 aprile 2010

1° MAGGIO

Per festeggiare la giornata dei lavoratori del 1° maggio_ Asa (assemblea spazi autogestiti) e il Comitato Immigrati e Italiani Uniti_ daranno vita ad un'iniziativa socio-popolare per tutto il giorno all'interno del quartiere di S.concordio come da 2 anni si fà e anche per quest'anno ci ritroveremo in piazza Campriani con un bel pranzo popolare,con il torneo di biliardino e di briscola,con musica djset e tanta allegria per passare insieme un bel momento.

Ci sarà anche del materiale informativo sulle varie tematiche sociali,banchetti ed altro.

è gradita la prenotazione per il pranzo chiamare al 3275485447

Ore 12.30 pranzo popolare _ primo piatto,grigliata(Asado alla maniera argentina)_

A seguire torneo di biliardino_

Torneo di briscola_

Musica con Dj set fino a sera_

martedì 30 marzo 2010

MERENDINO

Per il lunedi del pellegrino una giornata di festa realizzata dai ragazzi di Progetto Indastria.

Pranzo,musica Djset e voglia di socializzare.

Dove: frantoio sociale del compitese

Ora: dalle 12 alle 20 e poi cena alle 20:30 della società popolare mutuo soccorso Giuseppe Garibaldi. Solo su prenotazione!!

Info: 3497707282_3283281824






lunedì 22 marzo 2010

ARTICOLO DA LEGGERE E FARE RIFLESSIONE.


Razza clandestina
«Alle scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale non potranno essere iscritti alunni figli di clandestini». Questo importante decreto è stato emanato in settembre; due mesi dopo, in novembre, un altro decreto, all'articolo 3 ha precisato la materia: «Alle scuole pubbliche o private, frequentate da alunni italiani, non potranno essere iscritti alunni figli di clandestini».
Non si tratta del settembre, del novembre dell'anno scorso. Si parla naturalmentedi decreti di oltre settanta anni fa, 1938, emanati a S. Rossore dal re imperatore su ispirazione del duce e del ministro dell'istruzione nazionale, sentito il ministro delle finanze. Naturalmente le parole «figli di clandestini» sostituiscono quelle originali «di razza ebraica». Questo i lettori lo avranno capito. Sono le leggi razziali, occasione di massima vergogna del nostro paese di fronte alla storia: l'esclusione dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze dalla scuola per il solo fatto di essere di razza ebraica e cioè figli e figlie di genitori ebrei è forse la più turpe delle leggi razziali. Ci risiamo.
Il caso è noto. Ne hanno scritto sul manifesto di ieri Marco Bascetta, Giorgio Salvetti, Maurizio Golgi e Mauro Ravarino. La prima sezione della Cassazione ha ritenuto applicare la legge principale che difende le frontiere della fortezza Europa, contro le leggi secondarie dei vincoli familiari e del diritto all'istruzione. Un genitore colpevole del reato di clandestinità non può aggirare la legge fondamentale, inventando che suo figlio ha bisogno di lui.
Non basta il diritto dovere all'istruzione e alla formazione introdotto dalla legge Moratti o il diritto alla prestazione scolastica obbligatoria come si dice nel pacchetto sicurezza: non si configura così una situazione di necessità grave, di assitenza urgente al figlio da parte di un genitore, per far sì che questi possa rientrare o soffermarsi nel paese che gli è precluso. La Cassazione (prima sezione) è astuta e coglie la malafede. La scuola è vita normale, non c'è «grave motivo», non c'è «sviluppo psicofisico» non c'è «età» che conti. Un'eccezione è impossibile e quindi, quel tale va respinto: fuori.
Lo stato non può essere preso in giro. Lo sentenzia la Cassazione, contro se stessa e lo ripetono con soddisfazione i ministri del governo in carica. Né quella né questi pensano alle conseguenze per ragazzi e ragazze che vanno a scuola. O si costringe il personale scolastico a ribellarsi, oppure in un prossimo futuro, in settermbre alla ripresa della scuola potrebbero essere migliaia i nuovi alunni di razza ebraica, esclusi dalle scuole frequentate dagli alunni italiani. Il reato di clandestinità, con le sue conseguenze sia per gli operatori sanitari, sia per gli addetti alla scuola è una tagliola pericolosa.
Un bambino ogni otto nati in Italia nel 2009 è straniero, potenzialmente di razza ebraica. Solo quelli senza genitori vengono riconosciuti come propri dalla comunità nazionale. Gli altri, se non giocano bene al calcio come Mario Balotelli o Stefano Okaka, arrivati a 18 anni, avranno da parecchio da penare per essere accolti da mamma Italia. In cinque o sei anni sono nati in Italia quattrocentomila bambini stranieri; un quarto per non dire un terzo sono figli di persone irregolari, passibili del reato di clandestinità e quindi di espulsione, per non dire altro, senza se e senza ma. Tutto questo in condizioni tranquille, di normale disordine italiano. La crisi di occupazione, i tagli, i licenziamenti hanno però colpito in modo più che proporzionale i lavoratori stranieri che ora dovranno affrontare anche un altro problema di sopravvivenza: quello specifico, relativo alla scuola dei figli, oltre che quelli di salute e in generale di sopravvivenza. L'umiliazione di questi genitori che devono spiegare ai figli: dobbiamo scappare, dobbiamo nasconderci, devi sparire, non puoi più andare a scuola, è dura. E sarà un guasto imperdonabile per la comunità nazionale di cui tutti loro avevano cominciato a fare parte.
Gli ebrei, quando è iniziata la persecuzione in Italia, alimentata anch'essa da leggi, orrende ma pur sempre leggi, hanno talvolta avuto aiuto da brave persone che li hanno accolti e nascosti. Avverrà di certo lo stesso anche nella scuola italiana, dove presidi e insegnanti giocheranno a rimpiattino tra le ordinanze e i decreti ministeriali, cercando di salvare i loro amati ragazzi clandestini e la loro missione d'insegnamento universale.
Tra qualche decennio, nuove grandi autrici scriveranno di nuovo: «a un certo punto, un certo giorno la mia compagna di banco non c'è stata più. Eravamo molto amiche, avevamo cento segreti che sapevamo solo noi. Non l'ho più vista». E molti ex ragazzi adesso alla scuola materna, alle elementari, alle medie, ormai uomini e donne fatte si commuoveranno a quelle parole, avranno lo stesso desiderio di un passato diverso, più generoso. E sarà di nuovo il tempo della vergogna, per una bruttissima pagina che si poteva evitare e che solo la stupida fubizia di alcuni ha imposto alla paura, al desiderio di quieto vivere di tutti gli altri.
E' un momento grave quello che attraversiamo, ma l'esito delle elezioni regionali non c'entra. E di fronte alla «bolgia» che detesta, anzi per farvi fronte, il presidente della repubblica che è andato nella periferia romana all'Università cosiddetta di Roma due, potrebbe andare, sempre a Roma, in una scuola poco lontana dalla sua residenza e stare insieme ai bambini di tutti i colori che la fanno vivere. E imparare a conoscerli, anche per rendersi conto di quale potrebbe essere il ricco futuro del nostro paese, i prossimi 150 anni, sempre che si sappia meritarli.

martedì 16 marzo 2010

Precisazione

A i componenti del Collettivo per postare messaggi nel blog entrate con la vostra e-mail e password.
Mi raccomando SCRIVETE,SCRIVETE........

venerdì 12 marzo 2010

Comunicazione

Il Collettivo Asi es mi futbòl sostiene e partecipa nella lotta della rivendicazione dei diritti per gli immigrati con il Comitato Primo Marzo Lucca e si pone come obbiettivo quello di creare un percorso costruttivo per il raggiungimento di risultati che siano a favore dei migranti al fine di permettergli una giusta convivenza nel nostro territorio.

mercoledì 10 marzo 2010

Anche se un pò in ritardo...


Il comitato “Primo Marzo 2010” ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione antirazzista che si è svolta lunedì a Lucca. E' solo grazie alla straordinaria risposta data da associazioni, partiti e società civile se il corteo che si è snodato per le strade del centro cittadino è stato tanto colorato, vivo, pulsante, anche sotto il cielo grigio e la pioggia battente.
Siamo riusciti, insieme, ad esprimere la volontà e la voglia di creare una comunità inclusiva, accogliente e multiculturale, anche nel nostro territorio, dove si respira un aria da cui troppo spesso scaturiscono episodi violenti di stampo fascista.
Ci siamo trovati in piazza, italiani e migranti, nella nostra città, a lottare per affermare che i diritti sono di tutti, indipendentemente da religione, nazionalità o condizione e che cittadino è chi costruisce la propria vita su questo territorio.
Una lotta per la civiltà che ci vede tutti protagonisti.

All’indomani di un tale successo, intendiamo assicurare che l'azione del comitato non si è esaurita qui. La manifestazione che si è svolta il primo Marzo è stata l’esito di un percorso avviatosi poco più di un mese fa, ma al tempo stesso l’inizio di un processo culturale che intende creare le condizioni per il riconoscimento dei diritti e della dignità di ognuno.


Per info:
primomarzo2010lucca@gmail.com

venerdì 26 febbraio 2010

Comunicato

PRIMO MARZO 2010 LUCCA



Comunicato alle varie redazioni locali:


Il giorno 23/02 presso la sede Cobas di S.concordio in via della formica 210 si è tenuta la riunione del Comitato Primo Marzo 2010 Lucca prima della mobilitazione cittadina indetta per il giorno lunedi 1° marzo.

Nella suddetta riunione si sono discussi gli ultimi dettagli tecnici e organizzativi in vista della manifestazione,quindi si è organizzato un volantinaggio per il giorno 26/02 al mercato di Capannori e alla Moschea,il 27/02 in varie zone della città(mercato cittadino,centro città) e zone periferiche nei luoghi di maggior afflusso per il consumo,zona Carrefour e Mediaworld a S.vito e alcuni punti Supermercati Esselunga S.concordio,Arancio e Porcari.

Il comitato provvederà a contattare i vari Direttori delle attività elencate per correttezza e per rendere ufficiale il volantinaggio,specificando che anche la questura è già stata informata.

Il comitato comunica quindi alle redazioni che il sabato 27 saremo presenti al mercato cittadino dalle ore 10:00 e che siamo disponibili a rilasciare informazioni approposito dell'iniziativa del 1° marzo.


In fine il Comitato Primo Marzo 2010 Lucca chiama tutti gli immigrati,tutti i lavoratori,tutta la cittadinanza a partecipare lunedi alla Manifestazione per i Diritti di Tutti,Basta Razzismo,Basta sfruttamento!!!


Luogo: Piazzale Ricasoli(stazione)


Orari: dalle 10:00 del mattino banchetto informativo e raccolta firme.

Ore 16:00 concentramento nella stessa piazza.

Ore 17:00 partenza corteo che entrerà in città da porta S.pietro e sfilerà all'interno per concludersi in piazza Napoleone sotto la Prefettura.


Per info: primomarzo2010lucca@gmail.com

martedì 23 febbraio 2010

ARTICOLO

Antirazzismo, il primo marzo viaggia in rete

Antirazzismo, il primo marzo viaggia in rete

di Stefano Galieni

Ormai da tempo, spesso ignorate dai grandi circuiti mediatici, forme di associazionismo migrante e antirazzista stanno riprendendo piede nei territori. Si tratta di un mondo frammentato, che solo occasionalmente e grazie a un lavoro paziente – come si è fatto per la manifestazione del 17 ottobre scorso – riesce a creare percorsi comuni, ad aprire contraddizioni in un Paese in cui razzismo istituzionale e popolare sembrano spesso fondersi. La giornata del primo marzo, nata in maniera virtuale su un social network si è rapidamente trasformata in piccole – grandi articolazioni territoriali, in cui vecchio e nuovo antirazzismo, hanno cominciato a dialogare. Si stanno incontrando soggetti diversi. Da una parte le forme avanzate di auto organizzazione degli immigrati, le associazioni antirazziste, i centri sociali, alcune realtà sindacali e le varie frammentazioni della sinistra radicale, dall’altra i volti nuovi di autoctoni e immigrati che cominciano ad indignarsi di fronte a politiche governative ormai improntate al più becero razzismo. Sono diversi sia gli approcci che i linguaggi, fortemente politicizzati e abituati a porsi sul terreno della vertenzialità conflittuali i primi, più etici e connessi alla necessità di vivere in una società basata su giustizia ed eguaglianza, i secondi. Sullo sfondo, come ragione materiale che ha da una parte favorito il consenso al razzismo e contemporaneamente una reazione i cui frutti potrebbero sorprendere, la crisi economica e occupazionale. Conta il fatto che in Italia esistono, regolarmente residenti, oltre 4.500 mila persone, (il 7,2% della popolazione intera, oltre il 16% di quella in attività lavorativa), la cui vita è perennemente a rischio. Con pochi o scarsi diritti ed una infinità di obblighi e oneri da assolvere, confinati in città in cui si producono ordinanze per limitarne le libertà personali, vessati anche sul lavoro ( a parità di mansioni guadagnano il 21% in meno di un autoctono), producono quasi il 10% del Pil ma vivono, in gran parte, senza garanzie per il futuro. Per una lavoratrice o un lavoratore migrante, grazie alla legislazione vigente, l’espulsione dal ciclo produttivo porta, dopo soli 6 mesi all’espulsione dal territorio nazionale, braccia sfruttate magari da 20 anni che all’improvviso non servono più, nuclei familiari cresciuti in un paese che li sta per cacciare. E sotto ancora, l’esercito dei circa 900 mila irregolari, passibili del “reato di clandestinità” elemento fondamentale di quel 19% di economia sommersa con cui si convive. E quindi le due reazioni: da una parte chi considera queste donne e questi uomini come concorrenti al ribasso da eliminare, pericolo da allontanare, dall’altra chi invece comincia a rendersi conto di quanto l’erosione dei diritti sia una fenomeno progressivo di ricatto padronale che investe tutte e tutti. Nella loro profonda diversità i fatti di Via Padova a Milano e la ribellione di Rosarno, ci indicano cosa potrebbe accadere se si continuasse in una strada senza ritorno. Essere più spesso e in maniera più convinta partecipi di una fondamentale ricomposizione di classe che non riguarda solo il lavoro ma la modalità di intendere la vita, lo spazio pubblico, una nuova idea di cittadinanza, è fondamentale. Essere nelle piazze non solo il primo marzo ma ogni volta che governo nazionale o amministrazioni locali, riaffermano con la forza della legge, la subalternità giuridica ed esistenziale del migrante, costruire insieme società meticcia capace di praticare radicale opposizione significa dare e darci una opportunità di futuro.
(credits foto: punkjazz)

martedì 9 febbraio 2010

Locandine



Ecco un paio di locandine che mettono in evidenza la mancanza dei lavoratori immigrati.
Verranno distribuite in tutta italia dai numerosi comitati cittadini.


Comunicado

COMITè PRIMERO DE MARZO 2010 LUCCA



Nace de la colaboraciòn de distintos grupos que viven en la provincia de Lucca entre ellos emigrantes,asociasiones de voluntariado,politicos y ciudadanos sin ningun tipo de apartenencia y que llevan solo el objetivo de sensibilizàr la opinòn publica de frente al tema de ese fenomeno natural qual es la imigraciòn y sus derechos. criollos y emigrantes unidos en la misma batalla de respeto civil.


Despues de la rèunion del jueves 04 que se tuvo en la sede de Cobas de s.concordio y seguido a varias suposiciones el comite se ha expresado a favor por realizar aqui en la nuestra ciudad una manifestaciòn para el dia 1° de marzo.

Un dia que fuè llamado" la huelga de los extranjeros" pero no porque se trata de una huelga etnica si no porque nos sentimos extranjeros en este clima racista que

esta haorcando el pais. se trata de una manifestaciòn europea que nace en Francia y que esta contaminando otros paises tal qual como a nosotros de manera muy clara y sensilla.

El comitè primero de marzo 2010 lucca se pone entonces como objetivo de crear un red concreta y unida de personas emigrantes y criollos que trabajeran para realizàr una manifestaciòn el dia 1° marzo 2010 que sirva para levantar nuestra voz y para demostrar que nosotros somos de todas manera indispensables a esta sociedad.

El comitè se expresa a favor de: presidiar desde la 10 de la mañana la plaza Ricasoli(estaciòn ferrocarril) con material informativo y colecta de firmas,mas tarde a las 16 preparaciòn y a las 17 salida en corteo a la ciudad para llegar abajo de la prefectura.


El comitè se toma la responsabilidad de hacer una buena informaciòn para comunicar todas las actividades.







Lucca 05/02/2010


COMUNICATO

COMITATO PRIMO MARZO 2010 LUCCA


Nasce dall'adesione di varie realtà locali della piana di Lucca tra cui immigrati,associazioni di volontariato,gruppi politici e singoli cittadini che hanno come obbiettivo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema del fenomeno migratorio e sui diritti di cittadinanza. autoctoni e immigrati uniti nella stessa battaglia di civiltà.


Durante la serata di giovedi 04 presso la sede dei cobas di s.concordio si è tenuta una riunione del comitato durante la quale a seguito di una serie di proposte è emersa la conferma e la gran volontà di procedere con una mobilitazione di piazza per la giornata del 1°marzo2010 qui nella nostra città.

Una giornata che è stata chiamata lo sciopero degli stranieri ma non tanto perchè si tratta di uno sciopero etnico ma perchè estranei al clima di razzismo che avvelena il paese oggi. si tratta di una giornata di mobilitazione a livello Europeo nata in Francia dove per primi hanno chiamato allo sciopero e diffusasi rapidamente visto le numerose adesione da parte di tanti comitati nati in maniera spontanea proprio come il nostro anche in altri paesi.

Il comitato primo marzo2010 lucca quindi si pone come obbiettivo quello di creare nella nostra città una rete concreta e unitaria di persone immigrate e autoctone che lavoreranno per dare vita ad una manifestazione cittadina il giorno 1° marzo 2010 per far sentire la nostra voce e rendersi visibili agli occhi di chi non vuol vedere una realtà sommersa ma allo stesso tempo indispensabile alla società.

Il comitato ha espresso a favore di: un presidio dalle ore 10 in piazzale ricasoli(stazione ferroviaria) con tanto di gazzebo e banchetto informativo e raccolta firme,con un concentramento dalle ore 16 alle 17(nella stessa piazza) per poi mobilitarsi in corteo attraverso la circonvallazione entrando da porta s.pietro per arrivare davanti alla prefettura e quindi presidiare anche in questo caso con volantinaggio informativo e con un microfono aperto a vari interventi.


Il comitato si impegnerà nella campagna di informazione che dovrà portare avanti fino alla data della manifestazione con iniziative che verranno comunicate nei prossimi giorni a seguito di altre riunioni.




Lucca 05/02/2010


lunedì 1 febbraio 2010

IL Comitato

Sabato 30 gennaio si è costituito in maniera ufficiale il comitato primo marzo2010 Lucca con un'assemblea partecipata da varie realtà locali,immigrati,associazioni varie,gruppi politici e semplici cittadini che insieme hanno l'obbiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema del razzismo che affligge il nostro paese, la quale rimanda tutti al prossimo appuntamento del 06/02 in sede cgil di via fillungo. Nei prossimi giorni il gruppo immigrati che tira le fila del comitato si ritroverà per decidere quale forma e iniziativa da proporre per la giornata del 1°marzo e quale sarà la posizione da tenere all'assemblea del 06/02.

venerdì 29 gennaio 2010

COMUNICATO

Assemblea delle realtà migranti e antirazziste: cosa è stato deciso

martedì 26 gennaio 2010

Comunicato conclusivo dell'Assemblea nazionale delle realtà migranti ed antirazziste
che so è tenuta a Roma lo scorso 24 gennaio

«Le drammatiche vicende di Rosarno sono un'espressione dell'offensiva razzista e contro i diritti dei lavoratori in corso nel nostro paese.
L'assemblea solidarizza con le ragioni che hanno spinto gli immigrati di Rosarno a ribellarsi reagendo allo sfruttamento, alla criminialità organizzata e agli attacchi razzisti.
La politica repressiva del Governo colpisce gli immigrati e alimenta xenofobia e razzismo nella nostra società.
Queste vicende rafforzano l'esigenza di costruire una rete permanente di collegamento tra le diverse realtà di migranti e antirazziste sulla base della piattaforma del 17 Ottobre per rendere più stabile e efficace l'iniziativa.
L'asemblea esprime la necessità di articolare territorialmente le mobilitazioni in solidarietà con gli immigrati di Rosarno, impegnandosi a sviluppare prioritariamente iniziative per la libertà degli immigrati e dei rifugiati provenienti da Rosarno ancora rinchiusi nei CIE di Bari e Crotone affinchè sia loro concesso un permesso di soggiorno per motivi umanitari. L'assemblea si impegna a sostenerere iniziative e mobilitazioni eventualmente promosse in Calabria, compresa la convocazione di un incontro nazionale da realizzarsi ad Aprile come momento di approfondita riflessione comune.
L'assembela si pronuncia per promuovere una forte campagna di sensibilizzazione antirazzista a partire dal mese di marzo.
Decidiamo, anche in solidarietà con i migranti francesi promotori dello sciopero del 1° Marzo e raccogliendo lo spirito dei promotori del Comitato 1° Marzo, di indire per quella stessa data una giornata di forte mobilitazione nazionale sulla base della piattaforma del 17 Ottobre e in special modo per la regolarizzazione di tutti gli immigrati e il pieno godimento dei diritti di cittadinanza, riconoscendo il valore politico delle lotte dei migranti in particolar modo quando investono il terreno dei rapporti di lavoro.
Ogni realtà territoriale articolerà l'iniziativa attraverso forme diverse compreso lo sciopero là dove se ne presenti la possibilità concreta a partire dai posti di lavoro.
Sosteniamo inoltre l'esigenza di convocare uno sciopero generale sui temi del lavoro migrante.
Ci adoperiamo fin d'ora ad organizzare dal basso un Convegno le cui modaltà e forme saranno discusse nella prossima assemblea».

giovedì 21 gennaio 2010

MANIFESTO 1°MARZO


Avanti con le adesioni

Continuano le adesioni al comitato 1°marzo2010 qui nella nostra city,l'importanza di questa manifestazione non è ancora chiara a tutti e soprattutto ai sindacati i quali ancora non hanno dato la totale adesione. parlo a livello nazionale mentre qui a lucca sembrerebbe che Cgil sarebbe disponibile,ora è da capire ma anche da discutere insieme anche le modalità con cui parteciperebbero allo sciopero del 1°marzo.
Aderite numerosi perchè si tratta di un'importante manifestazione.

mercoledì 20 gennaio 2010

Info 1°marzo 2010

Due importanti comunicati sull'iniziativa del 1°marzo2010 arrivati dal comitato centrale.


Come si può capire il senso è quello di mantenere una posizione ferma
sul fatto che la manifestazione parte dal basso. per il momento ci sono alcuni punti ancora da verificare è cioè l'adesione dei sindacati,i quali al momento sono ancora in disaccordo sull'iniziativa.

lunedì 18 gennaio 2010

1° incontro

A seguito dell'incontro di sabato 16 tenutosi presso sede Arci lucca,si è costituito in maniera non ufficiale un comitato primomarzo2010 lucchese,composto da varie realtà e associazioni del nostro territorio impegnate sul tema dell'immigrazione.
La presentazione ufficiale del comitato è prevista per il giorno 30 gennaio presso la sala riunioni a capannori alle ore 10-13.
Da oggi al 30 gennaio dovremmo cercare di far aderire il maggior numero di persone immigrate e non al comitato nascente in modo da coinvolgerli a scioperare e portarli in piazza il giorno del 1° marzo quando è prevista la manifestazione in Italia,Francia,Spagna e altri paesi che stanno aderendo.

giovedì 14 gennaio 2010

1° incontro sulla giornata primomarzo2010

Sabato 16 alle ore 10:00 presso la sede dell'arci lucca in via s.gemma n°46 si terrà un primo incontro sullo sciopero degli immigrati del 1° marzo 2010.
Siete tutti invitati a parteciparvi per creare cosi' il comitato della nostra città e rendersi partecipe di un importantissima iniziativa.

MANIFESTAZIONE


La locandina ufficiale della manifestazione.


lunedì 11 gennaio 2010

Che schifo!

Le cronache di questi giorni hanno messo alla luce fatti che nessuno voleva vedere o far vedere,in primis gli stessi cittadini di rosarno, in secondo le amministrazioni locali le quali come sempre da quelle parti hanno occhi e orecchi tappati per far finta di non sapere di non vedere.
Mi chiedo se è possibile.........si!
Certo è che sicuramente c'è la mano di qualcuno che tira i fili anche tra gli amministratori locali, che si passano la patata bollente da uno all'altro tirando dentro i proprietari terrieri,magari dicendo che sono degli schiavisti(è vero) che per colpa loro la città è piena di immigrati clandestini,di negri.
Lo schifo è tutta questa situazione di corruzione,di sfruttamento e maltrattamento dei lavoratori stagionali che fanno a loro spese personali(vedi condizioni di vita) girare l'economia locale e hanno anche il coraggio di dire che sono degli esseri immondi perchè accampati in ruderi e casolari abbandonati,silos e quant'altro gli servisse per passare la notte mentre tutto e tutti i rosarnesi lo sapevano ma stavano zitti perchè senza i negri chi raccoglie le arance e i mandarini.....????

sabato 9 gennaio 2010

Un dramma di tutti

rosarno

Rosarno - Spari e spranghe contro gli immigrati, 4 feriti

9 / 1 / 2010

Nuovi incidenti nella cittadina calabrese. Via al trasferimento di 250 immigrati in un centro di Crotone Maroni: "Tollerata immigrazione clandestina che alimenta criminalità e genera situazioni di forte degrado" Cinque migranti investiti da alcuni italiani. In tutto i feriti, compresi gli italiani, sono 37 La Prefettura: "Strana concomitanza con la riunione a Reggio del Comitato per l’ordine e la sicurezza"

Nuovi incidenti nella cittadina calabrese. Via al trasferimento di 250 immigrati in un centro di Crotone Maroni: "Tollerata immigrazione clandestina che alimenta criminalità e genera situazioni di forte degrado" Spari e spranghe contro gli immigrati, 4 feriti Manganelli invia un contingente di polizia Cinque extracomunitari investiti da alcuni italiani. In tutto i feriti, compresi gli italiani, sono 37 La Prefettura: "Strana concomitanza con la riunione a Reggio del Comitato per l’ordine e la sicurezza"

ROSARNO (REGGIO CALABRIA) - E’ battaglia a Rosarno. Tra cittadini e immigrati. Sprangate, colpi di pistola, botte: dopo gli scontri di ieri, anche oggi la tensione è stata altissima nella cittadina calabrese. Nel tardo pomeriggio nuovi spari contro gli immigrati. Due extracomunitari sono stati feriti alle gambe con dei fucili a pallini, mentre altri due sono stati colpiti con spranghe e bastoni. Sono stati tutti portati d’urgenza all’ospedale di Polistena; i due feriti con le spranghe sono in condizioni gravi. La sparatoria è avvenuta verso le 18.15 nei pressi dell’accampamento degli immigrati di Rosarno, nel comune di Laureana di Borrello, mentre il ferimento degli altri due è avvenuto durante scontri sulla statale 18 tra Rosarno e Gioia Tauro. Cinque immigrati, infine, sono stati investiti da auto guidate da cittadini italiani. Gli investimenti sono avvenuti in prossimità dei posti di blocco attuati dagli abitanti del posto. In un caso i responsabili dell’investimento sono stati fermati dai carabinieri. In serata è iniziato il trasferimento degli immigrati nel Cpt di Crotone.

Il bilancio della giornata è pesante: 37 feriti, tra i quali 19 extracomunitari e 18 uomini delle forze dell’ordine. Il capo della polizia, Antonio Manganelli, ha disposto l’invio di un "consistente contingente di uomini delle forze di polizia, per assicurare il miglior controllo del territorio e garantire serenità a tutta la popolazione presente". In tutto, sono stati arrestati sette extracomunitari e un italiano.

Trasferimento degli immigrati a Crotone. Nella notte sei autobus carichi di immigrati (di cui due della polizia) erano pronti per partire da Rosarno. Destinazione: il centro di accoglienza Sant’Anna di Crotone, ex centro permanenza temporanea. Si tratta dei 250 extracomunitari che erano ospitati nell’ex fabbrica Rognetta, provenienti da una quarantina di paesi diversi. Gl immigrati salivano sui mezzi con i cappucci in testa e nelle mani le borse con gli oggetti personali. Alcuni hanno dichiarato di non sapere dove sarebbero stati trasportati. Il tutto è avvenuto mentre un gruppo di cittadini locali presidiava la zona per assistere alla partenza degli autobus. I mezzi erano circondati da vetture della polizia, per scongiurare la possibilità di altri scontri. Sembra inoltre che una trentina di extracomunitari si siano recati autonomamente alla stazione ferroviaria con l’intenzione di lasciare il comune.

Per il momento, invece, non si è ancora risolta la situazione dell’ex Opera Sila, l’altra struttura dove sono ospitati circa 600 immigrati. Lì, secondo quanto si apprende, sono in corso delle trattative ma è probabile che la situazione non si sblocchi prima di domani mattina. Gli abitanti di Rosarno hanno fatto sapere che continueranno ad occupare il Comune fino a quando tutti gli immigrati non saranno sui pullman.

La giornata. La sparatoria del tardo pomeriggio è arrivata al termine di una giornata di alta tensione nella cittadina in provincia di Reggio. I disordini sono iniziati ieri, quando gli immigrati hanno dato vita ad una guerriglia urbana dopo che due di loro erano stati feriti da sconosciuti con alcuni colpi di carabina ad aria compressa. Migliaia di extracomunitari si sono radunati per le strade e nella piazza del comune. Un abitante ha sparato in aria con un fucile. Un gruppo di immigrati è venuto a contatto con un centinaio di abitanti. Il bilancio dei feriti è di 16 immigrati e 18 agenti delle forze dell’ordine.

Il comune è stato occupato dai cittadini di Rosarno, che si sono organizzati in una sorta di Comitato. In serata è dovuta intervenire la polizia, quando un gruppo di abitanti si è avvicinato alla struttura che ospita gli immigrati e ha tentato di forzare la struttura con un fitto lancio di sassi. La Cgil: nel 2007, in tutta la Calabria, a fronte dei 6.400 autorizzati, si stima vi siano stati circa 20 mila lavoratori stranieri stagionali impiegati nel settore agricolo.

Alta tensione. Nel tardo pomeriggio un centinaio di abitanti, armati di bastoni e spranghe di ferro, ha tirato su una barricata sulla statale 18 all’altezza del km 474, a poche centinaia di metri dai locali dell’ex Opera Sila dove si trovano molti degli stranieri che la notte scorsa hanno dato vita agli scontri. La situazione è molto tesa: al momento non c’è stato alcun contatto tra i due gruppi, con gli immigrati che, secondo quanto riferiscono fonti investigative, si sono chiusi dentro i locali dell’ex Opera Sila (una struttura fatiscente in mezzo al nulla di una zona industriale mai decollata) e non avrebbero intenzione di uscire. Ma il blocco dei cittadini sembra tutt’altro che pacifico: quasi tutti hanno bastoni, stecche da biliardo, spranghe di ferro e mazze. E tra loro sono circolate anche alcune taniche di benzina.

Maroni: "Troppa tolleranza". Il ministro degli Interni Roberto Maroni ha usato parole molto dure in riferimento alle proteste degli immigrati. "In tutti questi anni - ha detto - è stata tollerata, senza fare nulla di efficace, un’immigrazione clandestina che ha alimentato da una parte la criminalità e dall’altra ha generato situazioni di forte degrado, come quella di Rosarno". "Stiamo intervenendo - ha aggiunto - intanto ponendo fine all’immigrazione clandestina, agli sbarchi che hanno alimentato il degrado, e a poco a poco porteremo la situazione alla normalità: questo è il nostro impegno".

La manifestazione degli immigrati di Gioia Tauro. Questa mattina è stata organizzata una manifestazione di protesta degli immigrati della Piana di Gioia Tauro (sono circa in 15mila gli immigrati presenti in questo territorio). Alcune migliaia immigrati, secondo la polizia, si sono radunati davanti al comune. Gli immigrati hanno scandito slogan di protesta e chiesto che una loro delegazione incontrasse il commissario prefettizio del Comune, Francesco Bagnato. Sono state danneggiate le vetrine di alcuni negozi e qualche cassonetto è stato rovesciato. Tra gli abitanti e gli extracomunitari sono scoppiati disordini. Una donna a bordo di una Grande Punto è stata aggredita e salvata grazie a polizia e carabinieri, che in massa hanno tentato di arginare le proteste.

Spari da un balcone. In mattinata un cittadino ha sparato due colpi di fucile in aria a scopo intimidatorio per disperdere un gruppo di immigrati che si era concentrato davanti alla sua abitazione. L’uomo ha esploso i colpi dopo essere salito sulla terrazza della casa. Gli immigrati successivamente sono entrati nell’abitazione dove c’erano la moglie e i due figli dell’uomo, dove però si sono limitati ad urlare e protestare e si sono poi allontanati. L’uomo è stato fermato dalla polizia.

Tensione fra gli abitanti e le forze dell’ordine. Momenti di tensione si sono avuti anche tra un gruppo di abitanti di Rosarno e le forze dell’ordine, dopo che un giovane era stato fermato perché stava litigando con un immigrato. Gli animi si sono calmati dopo che il giovane, che era stato bloccato, di fronte alle proteste degli abitanti, è stato rilasciato. Alcune persone di Rosarno hanno poi tentato di raggiungere un gruppo di immigrati, ma sono stati bloccati dalle forze di polizia. La reazione degli abitanti è stata immediata con grida e insulti verso le forze dell’ordine. "Dovete picchiare loro - ha detto un giovane - e non noi, perché sono loro i veri criminali".

Aggredita troupe del Tg2. Durante gli scontri a Rosarno è stata aggredita una troupe del Tg2 e il giornalista Francesco Vitale: un gruppo di immigrati alla vista della telecamera ha lanciato sassi contro il giornalista e il suo operatore. La troupe e lo stesso cronista hanno già ripreso il loro lavoro.

Cgil: in Calabria circa 20 mila lavoratori stranieri stagionali. Nel 2007, in tutta la Calabria, a fronte dei 6.400 autorizzati, si stima vi siano stati circa 20 mila lavoratori stranieri stagionali impiegati nel settore agricolo. Queste le ultime cifre sul fenomeno dell’immigrazione e della stagionalità nel settore primario nella regione, rese note dalla Cgil, che proprio a Rosarno ha svolto la prima conferenza regionale sui migranti nelle scorse settimane.

L’Immigrato: "Contro di noi continue violenze". "Abbiamo bisogno di protezione perché contro di noi ci sono continue violenze che sono frutto di razzismo". Lo ha detto ai giornalisti Sidiki, un immigrato africano di 25 anni, che viene a Rosarno di frequente per lavorare nei campi. "Subiamo continuamente - ha aggiunto Sidiki - atti di intolleranza, ma noi siamo lavoratori onesti che vengono qui solo per guadagnarsi il pane e non diamo fastidio a nessuno. Piuttosto, sono intollerabili le condizioni in cui ci fanno vivere perché avremmo bisogno di più igiene e dignità".

La diocesi: "La ’ndrangheta sfrutta gli immigrati". "Il problema degli immigrati va riallacciato a quello della ’ndrangheta. C’è uno sfruttamento pilotato da parte della criminalità e questo a causa dell’assenza dello Stato, che deve tornare a intervenire". Così Don Pino Demasi vicario generale della diocesi di Oppido-Palmi e referente di ’Liberà in Calabria. "Bisogna tornare alla ragione e mettere da parte le esasperazioni da una parte e dall’altra", ha aggiunto don Carmelo Ascone, conosciuto come don Memè, parroco da 25 anni di Rosarno, e profondo conoscitore della realtà del paese. "I luoghi in cui vivono gli immigrati - ha aggiunto don Memè - sono dei veri e propri gironi danteschi. Queste persone vivono in condizioni disumane e disperate". Secondo don Memè "gli abitanti protestano giustamente, ma l’esasperazione e la rabbia non possono trasformarsi in intolleranza".

Investigatori: nessun coinvolgimento della criminalità organizzata. Allo stato attuale delle indagini, non risulta un coinvolgimento della criminalità organizzata nel ferimento di alcuni extracomunitari con un fucile ad aria compressa, l’atto che ha scatenato la guerriglia urbana di Rosarno: è questa, finora, l’opinione concorde degli investigatori di carabinieri e polizia che si stanno occupando del caso.

Livia Turco (Pd): "Combattere criminalità che sfrutta immigrati". "E’ necessario impedire la guerra tra immigrati sfruttati e cittadini onesti. Il ministro Maroni anziché ripetere il copione della propaganda faccia qualcosa per combattere la criminalità che sfrutta gli immigrati e continua a tenere in ostaggio parte del territorio calabrese". Lo afferma Livia Turco, capogruppo del Pd nella commissione Affari sociali della Camera.

Il commissario prefettizio invita gli immigrati alla calma. "Vi invito alla calma e vi assicuro che avrete adeguata protezione". E’ quanto ha detto il commissario prefettizio del Comune di Rosarno, Francesco Bagnato, alla delegazione di immigrati che ha attuato stamattina la protesta davanti al Comune. "Vi garantiremo - ha aggiunto Bagnato - presidi di sorveglianza davanti ai centri di ricovero. Cercheremo, inoltre, di migliorare le condizioni igieniche in cui vivete, dandovi nuovi container per dormire e bagni chimici".

Task force del ministero dell’Interno. Dopo i fatti di Rosarno è stata costituita una task force del ministero dell’Interno, di quello del Welfare e della Regione Calabria. E’ stato deciso al termine di una riunione convocata al Viminale dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni.

Tratto da:

Bookmark and Share